La fibra FTTH di Vodafone
La “vera” fibra ottica è arrivata a Napoli. La tecnologia Fiber to the Home(FTTH), l’unica in grado di garantire una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo(Gbps) sia in download che upload, è disponibile nei quartieri di Fuorigrotta e Scampia. La rete è stata realizzata da Open Fiber, la società controllata da Enel con cui il colosso energetico è entrato nel mercato della fibra ottica in Italia.
Open Fiber non vende il servizio in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso “wholesale only”, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. La rete Open Fiber a Napoli è commercializzata da Vodafone e Wind Tre. Nella mia zona però solo la prima compagnia già propone la fibra a 300 mega o 1 giga. Dopo quasi 15 anni ho deciso di abbandonare Wind Tre a causa delle continue rimodulazioni che hanno fatto alzare il costo di ogni fattura(pagavo 70 euro ogni 56 giorni) e per la qualità non più eccelsa dell’ADSL. Il 22 agosto ho approfittato dell’attivazione gratuita per passare a Vodafone. Ho scelto l’offerta da 300 mega senza telefonate incluse(pago solo lo scatto alla risposta per ogni telefonata), tanto a me il telefono fisso serve solo per ricevere chiamate. Pago 20 euro per 12 rinnovi, 5 euro in più dopo. In omaggio ho ricevuto l’abbonamento Playstation Plus per 12 mesi(costa 59,90 euro).
Prima di andare avanti, faccio un breve premessa per chi vuole attivare la fibra FTTH di Vodafone. Dovete sapere che sul sito di questa compagnia la disponibilità della fibra viene data con qualche settimana o mese di anticipo rispetto al previsto. Per esempio, nella mia zona la fibra FTTH risultava disponibile già a maggio quando gli operai di Open Fiber stavano posando il cavo in strada. Che fare? Dovete aspettare che nel vostro palazzo installano il ROE(Ripartitore Ottico di Edificio), una scatola di plastica grigia e anonima(foto), che grazie a una serie di “cartoline” ospita un singolo cavo in fibra per ogni singola utenza. Dopodiché i cavi corrono lungo la verticale dell’edificio e raggiungono ogni appartamento. Quest’ultima operazione viene fatta alla prima attivazione. Nel mio palazzo il ROE è stato installato alla fine di luglio e la prima attivazione è arrivata il 17 agosto. Ma torniamo al mio passaggio a Vodafone.
L’installazione della fibra nell’appartamento
I tecnici di Open Fiber sono venuti a posare la fibra nel mio appartamento il 29 agosto, vale a dire 7 giorni dopo la richiesta di attivazione. Dopo circa due ore la linea dati era già attiva. Sfatiamo un tabù: gli operai vi portano la fibra alla presa principale del telefono, ma se avete già un “percorso”, esterno o interno, arrivano vicino alla posizione del modem ADSL. Nel mio caso hanno portato la fibra in un’altra stanza fissando il cavo a muro con delle graffette. Il cavo termina nella borchia ottica(foto), una scatola bianca di piccole dimensioni che verrà collocata a parete. Ai clienti Vodafone viene portato anche l’Optical Network Terminal(ONT), un dispositivo che converte il segnale ottico in elettrico per il dialogo via ethernet con la Vodafone Station Revolution. Qualche giorno dopo ho fissato delle canaline esterne in cui ho messo la fibra e il cavo del telefono. Quest’ultimo non l’ho rimosso perché mi è servito per portare la linea voce alle altre due prese telefoniche(basta tagliare il cavo telefonico che arriva dall’esterno). La portabilità del numero è avvenuta il 14 settembre. Di seguito lo speed test fatto poco dopo l’attivazione della fibra FTTH Vodafone.
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