Ecco cosa cambia con il DL Liberalizzazioni

Ieri(20 gennaio), il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge sulle liberalizzazioni. Vediamo cosa cambia con i provvedimenti adottati dal governo Monti.

Energia: L’obiettivo è favorire l’accesso a forniture alternative(saranno possibili, ad esempio, gli stoccaggi per le imprese concorrenti dell'Eni) in modo da ridurre il sovrapprezzo di circa il 30% sull’energia rispetto all’Europa.

Carburanti: Più pompe self-service e gestori indipendenti per abbassare i prezzi. Questi ultimi potranno, infatti, rifornirsi per il 50% da qualsiasi produttore o rivenditore.

Taxi: L’Authority deciderà sulle licenze che potrebbero essere anche part-time. Maggiore flessibilità sugli orari.

Trasporti: Non più solo Ferrovie dello Stato. Le Regioni, infatti, indiranno gare d'appalto per scegliere le imprese che gestiranno i servizi per i pendolari. Nuove norme per le future concessioni autostradali.

Infrastrutture: I capitali privati potranno entrare nella loro realizzazione e gestione.

Professionisti: Aboliti le tariffe minime e massime. Tutti i compensi dovranno essere pattuiti per iscritto prima del conferimento dell’incarico.

Imprese: Semplificate le procedure per avviare un’attività. Istituita per i giovani sotto i 35 anni una nuova figura di società con capitale di un solo euro e non servirà il notaio.

Banche: I conti correnti base costeranno di meno, quasi zero. Tetto sulle commissioni Bancomat, trasparenza sulle polizze per assicurare i mutui.

Assicurazioni: Montaggio della “scatola nera” sulle auto. L’obiettivo è quello di far diminuire i falsi sinistri con conseguente riduzione dell’RC. Possibilità di avere dagli agenti più preventivi prima di sottoscrivere una polizza. Contrassegni virtuali(la sostituzione avverrà con sistemi elettronici) per scongiurare la contraffazione.

Farmacie: Ce ne sarà una ogni 3 mila abitanti e quindi un concorso per 5 mila nuovi punti vendita di farmaci. Per loro scatta anche la liberalizzazione di orari e turni di servizio.