La commissione Giustizia del Senato dà il via libera al DDL diffamazione

Il DDL, nato dopo la condanna a 14 mesi di reclusione per Alessandro Sallusti, abolisce la pena del carcere per i giornalisti, prevedendo invece pene pecuniarie. Esclusi i blog.

Alessandro SallustiLa commissione Giustizia del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa con mandato al relatore a portarlo in aula. Il testo esclude la carcerazione per il giornalista.

Restano invece le contestate multe da 5 mila a 100 mila euro, ma è stato approvato un emendamento che commisura la pena pecuniaria alla gravità dell’offesa e alla diffusione della testata. Prevista in caso di recidiva la sospensione dalla professione e dall’attività fino a sei mesi e poi come ulteriore aggravante, fino a tre anni. Il provvedimento dovrebbe approdare in aula domani mattina(24 ottobre).

La disciplina viene estesa non ai blog, ma solo alle testate giornalistiche diffuse anche per via telematica. Non è infatti passato l’emendamento presentato da Vincenzo Vita(PD) e Gerardo D’Ambrosio(PD) che chiedeva la non applicazione della normativa ad internet. Ritirato infine l’emendamento Caliendo, battezzato “anti Gabanelli”, che prevedeva la nullità delle clausole contrattuali che lasciavano solo in capo all’editore gli oneri derivanti da una condanna per diffamazione.

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