64 senatori bloccano taglio dei parlamentari

Sono state raccolte le 64 firme necessarie per avviare un referendum costituzionale sulla riforma del taglio dei parlamentari. L’elenco completo dei firmatari di ogni gruppo politico.

ParlamentariIl disegno di legge costituzionale che taglia di 345 seggi il numero dei parlamentari doveva entrare in vigore il primo gennaio 2020. Il provvedimento è stato approvato lo scorso ottobre, ma molto probabilmente non entrerà in vigore. Il motivo? I senatori hanno raccolto le 64 firme necessarie per avviare un referendum costituzionale sulla riforma del taglio dei parlamentari. Il traguardo dei senatori blocca l’entrata in vigore della legge e potrebbe complicare la riforma di quella elettorale.

Il provvedimento sul taglio dei parlamentari riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200, meno 6 quelli eletti all’estero. Alla Camera ci sarà un deputato per 151.210 abitanti(oggi era 1 per 96.00), al Senato un senatore per 302.420 abitanti(ora 1 ogni 188.424). Le 64 firme dei senatori dovrebbero essere consegnate alla Cassazione nei prossimi giorni. Qualora non si ravvedano problemi, si procederà col referendum costituzionale, come previsto dalla Costituzione. Per questo tipo di referendum non è necessario il quorum degli elettori, in quanto si conferma o meno una legge. In passato si è andato alle urne per tre referendum costituzionali. La prima volta risale al 7 ottobre 2001 quando si tiene il referendum per confermare o no la riforma del Titolo V della Costituzione, che passò con il 64,2% dei voti favorevoli. Questa è l’unica volta che una legge è stata confermata da un referendum. Nelle altre due occasioni, infatti, il referendum bocciò la devolution di Berlusconi nel 2006 e la riforma Renzi-Boschi nel 2016. Quest’ultimo referendum ha fatto registrare il record di affluenza con 69%. Andando a guardare i nomi dei 64 senatori si vede che la compagine più nutrita è quella di Forza Italia. Ecco l’elenco completo dei firmatari di ogni gruppo politico.

  • Italia Viva: Laura Garavini e Riccardo Nencini.
  • Lega: Ugo Grassi e Francesco Urraro.
  • Movimento 5 Stelle: Mario Giarrusso, Luigi Di Marzio e Gianni Marilotti.
  • PD: Tommaso Nannicini, Francesco Verducci, Tatjana Rojc, Roberto Rampi, Vincenzo D'Arienzo, Francesco Giacobbe e Gianni Pittella.
  • Forza Italia: Giancarlo Serafini, Andrea Cangini, Franco Dal Mas, Barbara Masini, Giacomo Caliendo, Giuseppe Moles, Andrea Causin, Anna Minuto, Raffaele Fantetti, Nazario Pagano, Maria Rizzotti, Paola Binetti, Laura Stabile, Renato Schifani, Massimo Mallegni, Salvatore Sciascia, Domenico De Siano, Vincenzo Carbone, Fulvia Caligiuri, Luigi Cesaro, Antonio Saccone, Luigi Vitali, Alessandrina Lonardo, Alfredo Messina, Stefania Craxi, Roberto Berardi, Marco Perosino, Francesca Alderisi, Urania Paptheu, Antonio Barboni, Claudio Fazzone, Sandro Biasotti, Enrico Aimi, Francesco Giro, Fiammetta Modena, Lucio Malan, Maurizio Gasparri, Antonio De Poli, Gilberto Pichetto Fratin e Adriano Paroli.
  • Misto: Carlo Martelli, Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Emma Bonino, Saverio De Bonis, Maurizio Buccarella, Ricardo Merlo, Adriano Cario e Carlo Rubbia(Senatore a vita).

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