Sito di compostaggio a Poggioreale

Il Comune di Napoli fa dietrofront. Il secondo sito di compostaggio verrà realizzato a Poggioreale, nell'area dell'ex deposito giudiziario.

BiodigestoreIl Comune di Napoli fa dietrofront. Il secondo sito di compostaggio di digestione anaerobica per la produzione di biogas da 35mila tonnellate all’anno non verrà realizzato a Scampia o Fuorigrotta come inizialmente previsto. Il nuovo impianto verrà costruito a Poggioreale a pochi passi dal cimitero. Il primo biodigestore è in progetto a San Giovanni a Teduccio. L’area scelta è quella dell’ex deposito giudiziario in via del Riposo, dove attualmente c’è il cimitero di auto abbandonate.

I due siti di compostaggi nella città di Napoli verranno realizzati grazie ai soldi del PNNR stanziati dal Ministro della Transizione ecologica per gli impianti di trattamento rifiuti. L’ex deposito giudiziario di Poggioreale verrà prima bonificato con la rimozione delle auto e poi potranno partire i lavori per la realizzazione del biodigestore. La scadenza del bando è fissata per il 14 febbraio 2022. Il Comune di Napoli ha affidato ad Asia il compito di presentare i progetti. Il costo dell’impianto è stimato in 30 milioni di euro. Con i due siti di compostaggio di digestione anaerobica per la produzione di biogas a regime, la città Napoli dovrebbe coprire quasi 70 mila tonnellate di frazione organica, una cifra molto vicina alle 80 mila tonnellate derivanti dalla raccolta differenziata.

Al momento il Comune di Napoli paga 8 milioni di euro all’anno per spedire fuori regione la frazione organica raccolta in città. A Scampia rimane in piedi il progetto dell’impianto di selezione multimateriale previsto in Viale della Resistenza. I biodigestore sono stazioni di riciclaggio per lo smaltimento dei rifiuti organici, che trasformano in energia. Si tratta di una nuova tecnologia e in Italia già sono presenti soprattutto al Nord, ma lontano dai centri abitati. L’amministrazione comunale ha deciso che i soldi del PNNR servono a trasformare una zona nella discarica della città. La frazione organica prodotto dai ristoranti sul lungomare e dalla Napoli bene finirebbero a Poggioreale. Questo è razzismo. Sarebbe più utile creare un mini impianto di compostaggio in ognuna delle 10 Municipalità. In questo modo ci sarebbe un minor impatto ambientale e ogni zona di Napoli “lavorerebbe” l’umido prodotto ogni giorno.

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