Il mercato delle studentesse

Bella donnaLa puntata di “Exit” di ieri sera è stata molto interessante. Mettendo da parte l’intervista a Lele Mora e lo show di Micaela Biancofiore, uno dei servizi più interessanti è stato quello che parlava del mercato delle studentesse. Un cronista ha intervistato un intermediario, ossia uno che fa da tramite tra le studentesse e i clienti.

I clienti “scelgono” le studentesse o donne laureate perché sono intelligenti. Come dice l’intermediario “la cultura fa la differenza”. Per questo motivo sborsano fino a 1.000 euro a “prestazione”. L’intervistato afferma di gestire un centinaio di ragazze e ogni mese guadagna tra i 30 mila e 100 mila euro, tutto naturalmente esentasse. Il tizio ha svelato anche un “gustoso” retroscena. Il picco della richiesta arriva quando c’è l’assemblea “FAO” sulla fame nel mondo.

L’intermediario dice: “Quando c’è quella non bastano mai le ragazze”. Il tizio ha aggiunto che il “caso” Ruby è stato uno spot pubblicitario per reclutare personale più facilmente. E’ inutile fare i bigotti: vendere il proprio corpo è diventato un lavoro redditizio. Le “fortunate” guadagnano cifre da capogiro senza pagare un euro di tasse e non pensate che queste donne sia sfruttate. L’intermediario dichiara che molte di loro fanno questo “mestiere” perché non hanno voglia di lavorare. A questo punto non ci resta altro che tassare il mestiere più vecchio del mondo.

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