Petrolio ai minimi dal febbraio 2009 ma i carburanti aumentano. Come mai?
Il prezzo del petrolio scende ai valori del febbraio 2009, sotto quota 44,3 dollari al barile. Sono ormai tre mesi che il gregge non supera i 55 dollari ma stranamente il prezzo dei carburanti è tornato a salire nelle ultime settimane. Il prezzo medio di benzina e diesel è rispettivamente di 1,697 e 1,597 euro al litro. Rispetto al 13 gennaio 2015 la verde è aumentata di 22,5 centesimi mentre il gasolio di 21 centesimi. Come mai?
La crescita del prezzo dei carburanti è dovuta in parte alla svalutazione dell’euro. Il 13 gennaio 2015 la moneta unica era scambiata a 1,1772 dollari, oggi è valutata 1,0518. La differenza è di 0,1254 rispetto a due mesi fa. Una svalutazione di 12 centesimi giustifica un aumento di circa 22 centesimi dei carburanti? Le anomalie aumentano se prendiamo come riferimento i dati di febbraio 2009. Sei anni fa ci volevano in media 1,164 euro per un litro di benzina e 1,084 per il gasolio, mentre l’euro era scambiato a 1,2669 dollari. Questo significa che oggi la verde e il diesel costano rispettivamente 53,3 e 51,3 centesimi in più rispetto al 2009, mentre l’euro è calato di 0,1254 rispetto a sei anni fa. Perché la verde e il diesel costano di più? La risposta è semplice: lo Stato. I nostri politicanti mettono accise ogni volta che c’è un’emergenza. Tanto per fare un esempio, nel 2011 i carburanti sono aumentati di 4 centesimi per l’emergenza migranti. In totale, le accise hanno registrato un incremento del 29% da 0,56 a 0,73 euro al litro negli ultimi 6 anni. L’alto costo dei carburanti è dovuto anche all’aumento dell’IVA, passata dal 20% al 22%.
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