UE monitora Italia su pensioni

L'uso della flessibilità richiesto dall'Italia resta condizionato a quanto costerà risolvere il problema delle pensioni. Lo rivelano fonti UE. Zanetti mette gli occhi sui baby pensionati.

PensionataLa sentenza della Corte Costituzionale sul blocco della perequazione delle pensioni ha messo in grosse difficoltà e imbarazzo il governo Renzi. I pensionati sono convinti di ricevere un bel gruzzoletto dallo Stato ma è molto probabile che i politicanti si inventeranno qualcosa per rispettare i vincoli europei. L’Unione Europea ha messo sotto monitoraggio l’Italia per capire l’impatto quantitativo sui conti pubblici del rimborso ai pensionati.

“L’uso della flessibilità richiesto dall’Italia resta condizionato a quanto costerà risolvere il problema delle pensioni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale”. Questo è quello che affermano fonti UE. Il governo ha annunciato un decreto che prevede un rimborso progressivo e per fasce di reddito(ISEE?). Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha dichiarato: “Se si dovesse ripristinare l’indicizzazione sulle pensioni, l’Italia violerebbe il vincolo del 3%. La Commissione europea ci sta osservando attentamente. La soluzione sarà dentro i parametri UE, perché altrimenti l’Italia rischia la procedura d’infrazione, la cui conseguenze sarebbero gravissime”.

Come andrà a finire? L’indicizzazione non sarà ripristinata totalmente, ma in modo parziale e selettivo, partendo da quelle più basse. Ma non finisce qui. Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ha detto: “I baby pensionati non potranno sottrarsi ai sacrifici chiesti agli altri pensionati, perché non sarebbe giusto penalizzare maggiormente un pensionato con un assegno di 3 mila euro e 40 anni di contributi rispetto a un altro con un assegno anche di 1.500 che però ha versato contributi per soli 18 anni”. Il leader di Scelta Civica ha proposto di adottare un criterio di gradualità sia per gli importi sia per anzianità contributiva, con un tetto di fatto a 5 mila euro.

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