I 4 pilastri del governo Berlusconi per arginare le speculazioni

Tremonti e BerlusconiIl 3 agosto 2011 il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva detto alle due Camere che l’Italia non aveva problemi. A 48 ore di distanza il premier ha cambiato opinione.

Dopo l’ennesima giornata di nervosismo a Piazza Affari e di estrema volatilità dello spread tra Btp e Bund, Berlusconi ha convocato una conferenza stampa con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il sottosegretario Gianni Letta. Dalla riunione anti crisi sono usciti fuori “quattro pilastri” per arginare le speculazioni. I primi due di finanza pubblica e gli altri due per favorire crescita e sviluppo. Eccoli nel dettaglio:

  • Anticipo del pareggio di bilancio al 2013, senza però alcuna manovra aggiuntiva
  • Modifica della Costituzione per introdurre direttamente nella Carta il principio del pareggio di bilancio
  • Rivedere l’articolo 41, con l’obiettivo di liberalizzare il più possibile l’impresa privata
  • Riforma del mercato del lavoro

Gli ultimi due punti fanno tremare i cittadini. Per la cronaca, la riforma dell’articolo 41 è un vecchio pallino di Berlusconi. L’articolo in questione dice “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Quale parte vogliono modificare? L’ultima? Per questo motivo bisogna stare con gli occhi aperti. Mi sa che è in arrivo la fregatura di Ferragosto.

Intanto, la crisi ha fatto saltare le ferie dei politicanti. Renato Schifani e Gianfranco Fini, presidenti di Senato e Camera, hanno autorizzato le Commissioni I e V delle due Camere a riunirsi la prossima settimana. La riunione è prevista l’11 agosto alle 11 a Palazzo Montecitorio. La decisione dopo la richiesta del premier Berlusconi, affinché il ministro Tremonti riferisca alle Commissioni, sulle linee di intervento, in base alle quali il governo intende configurare la propria iniziativa legislativa in merito all’introduzione del principio di pareggio del bilancio. Lo rendono noto gli uffici stampa di Senato e Camera.

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