Lavoratori call center in corteo
Oggi(4 giugno) sono scesi in piazza i lavoratori dei call center contro le delocalizzazioni, la precarietà e prestazioni sottopagate. Sono i motivi della protesta che ha riunito, a Roma, i cinquemila dipendenti del settore provenienti da tutta Italia.
“Il lavoro all’estero costa un quarto dell’Italia e le grandi aziende come Wind, Telecom, Vodafone e Sky portano tutto fuori”. Questa è la denuncia fatta dai lavoratori. Ognuno con la propria storia, sono accomunati dallo stesso percorso: quello che era cominciato come un “lavoretto” da studente per guadagnare qualche euro si è poi trasformato in un lavoro fisso con cui molti hanno cercato di mettere su famiglia e comprare una casa. Ci sono i ragazzi, gli ultimi assunti, che vengono sfruttati a 200-300 euro al mese.
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