BCE annuncia fine Quantitative easing

La BCE annuncia la fine del Quantitative easing, il vasto programma di acquisti di titoli iniziato nel marzo 2015. I tassi d'interesse resteranno fermi ai minimi record almeno fino alla prossima estate.

BCE annuncia fine Quantitative easingLa BCE ha annunciato la fine del Quantitative easing. La temuta decisione è arrivata oggi(14 giugno) in una riunione che si è tenuta a Riga. Il vasto programma di acquisti di titoli da 60 miliardi di euro al mese iniziato nel marzo 2015 proseguirà allo stesso ritmo fino a settembre, poi calerà a 15 miliardi al mese da ottobre fino a dicembre. Da gennaio 2019 la Banca Centrale Europea non comprerà più titoli di Stato dei Paesi UE. Il capitale dei bond acquistati che arrivano a scadenza saranno reinvestiti ancora a lungo.

Il direttivo lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale è allo 0%, quello sui depositi a -0,4% e sui prestiti marginali a 0,25%. I tassi d’interesse resteranno fermi ai minimi record almeno fino alla prossima estate. Fino ad oggi la BCE ha utilizzato oltre 2.500 miliardi di euro per acquistare titoli di Stato dei Paesi UE. La misura del Quantitative easing fu presa dal board dell’Eurotower per cercare di spingere l’inflazione dell’Unione Europea fino al 2%. Un altro effetto positivo è stato la svalutazione dell’euro che ha favorito le esportazioni. La fine del Quantitative easing sarà un passaggio importante per l’economia europea, soprattutto per quella dell’Italia. Al 31 maggio 2018 la Banca Centrale Europea aveva acquistato 345 miliardi di titoli di Stato italiani. La fine del Quantitative easing costringerà l’Italia a vedersela da sola con gli investitori internazionali. La conseguenza sarà una rapida risalita dello spread oltre i 300 punti, il che significa spendere più soldi per gli interessi sui titoli di Stato. Il Quantitative easing è stata una grossa occasione sprecata dall’Italia per abbattere il debito pubblico. Tutta colpa dei politici che ci hanno governato in questi ultimi tre anni, i quali hanno pensato bene di regalare bonus a destra e manca. Lo stock del debito pubblico è aumentato di 117,8 miliardi di euro, da 2.184,5 di marzo 2015 a 2.302,3 miliardi di marzo 2018.

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