Meglio mandare i rifiuti all’estero o costruire nuovi termovalorizzatori sul territorio? Il sondaggio pilotato de Il Mattino
L’emergenza rifiuti a Napoli non è stata risolta. Durante la campagna elettorale Luigi De Magistris aveva detto che avrebbe portato la raccolta differenziata al 70% entro la fine del 2012. La promessa è rimasta tale. A parte il “miracolo” Scampia(dove la percentuale è stata raggiunta), il resto della città è ancora indietro.
Il problema è che mancano le risorse. Tanto per fare un esempio, nella mia zona l’Asia non consegna le buste biodegradabili da più di un anno. Il sindaco però non si preoccupa di questi problemi, ora pensa al Movimento Arancione e alle pagliacciate(compresa America’s Cup). Le “distrazioni” di De Magistris hanno fatto riemergere l’emergenza rifiuti. La Regione Campania ha stanziato 2.800.000 euro per potenziare i viaggi delle navi verso l’Olanda.
E’ bastato questo per far tornare in auge i promotori dei termovalorizzatori. Oggi(28 dicembre) “Il Mattino” propone un sondaggio: “Meglio mandare i rifiuti all’estero o costruire nuovi termovalorizzatori sul territorio?”. Il risultato è scontato(foto 2). Le persone più intelligenti capiscono subito che questo sondaggio è pilotato. Perché il quotidiano spinge per gli inceneritori? Semplice, ha un interesse diretto. “Il Mattino” è di proprietà della “Caltagirone Editore”.
Il gruppo Caltagirone è impegnato in diversi settori: grandi lavori, cemento, immobiliare, finanziario e appunto editoria. A questo punto una domanda sorge spontanea: il gruppo vuole “accaparrarsi” la costruzione degli inceneritori di Napoli e provincia? Altro mistero. Nel 2007 Padre Alex Zanotelli disse che la “A2A esercita il controllo sul Gruppo Caltagirone”. Per chi non lo sapesse, l’A2A è la società che gestisce gli inceneritori di Brescia e Acerra.
Ci sono molte cose che non quadrano. Il sondaggio sarebbe stato più credibile se ci fosse stata anche l’opzione “raccolta differenziata”. Perché in Italia dobbiamo essere antiquati? A San Francisco(7 milioni di abitanti) la raccolta differenziata è arrivata al 78%. La città americana vuole arrivare a “rifiuti zero” entro il 2020. E noi qui stiamo ancora a parlare di inceneritori. Attenzione ai media! In molti casi scrivono cose pilotate per plagiare la gente.
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